30. apr, 2019

Dagli scarti della cipolla una tintura per fibre naturali

L'esigenza di prodotti e processi di produzione a minore impatto ambientale ha riacceso l'interesse per i coloranti vegetali, ottenuti soprattutto da scarti di coltivazione o lavorazione di prodotti agricoli.
Uno dei tanti esempi è senz'altro quello ottenuto dalla cipolla ramata di Montoro, presidio Slow Food, che rappresenta una eccellenza del territorio campano.
Nella fase di preparazione del prodotto per la commercializzazione, vengono eliminate le tuniche esterne che rappresentano uno scarto per l'azienda. Queste, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Farmacia dell'Università di Salerno, sono state recuperate per la tintura di fibre naturali (lana, seta, cotone, canapa), utilizzate per la creazione di prodotti artigianali nel settore dell'abbigliamento.
Inoltre, in collaborazione con "Naturalmente colore", start up innovativa, i residui di lavorazione della cipolla ramata di Montoro, sono stati utilizzati per la preparazione di rivestimenti colorati da utilizzare nel settore dell'edilizia sostenibile.
Si è voluto evidenziare questo esempio virtuoso nella speranza che anche nella nostra zona si possa creare accordi con Università, Produttori e Privati al fine di ottenere prodotti ecosostenibili proprio con scarti di coltivazione o lavorazione della cipolla di Suasa.

Le cipolle di Suasa possono essere acquistate:
- presso l'"Associazione Cipolla di Suasa", 60010 Castelleone di Suasa (AN), 
www.cipolladisuasa.itassociazione@cipolladisuasa.it;
- presso i Produttori iscritti all'"Associazione Cipolla di Suasa".